Cagliari, lotta alle barriere architettoniche in città

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Lotta alle barriere architettoniche a Cagliari. L’assessorato ai Lavori Pubblici e la Consulta delle Associazioni dei Disabili, CoADi, stanno portando avanti un progetto di censimento delle barriere architettoniche nel quartiere di San Benedetto, finalizzato alla progettazione di una zona ideale di città e alla rimozione delle barriere stesse.

CAGLIARI - La parte del quartiere interessata è quella che va dalla piazza De Gasperi alla piazza Giovanni XXIII, passando per piazza Repubblica sull’asse di via Dante e lungo la via Sonnino, attraverso piazza Galilei e piazza San Benedetto, sino al Parco della Musica lungo le vie più interessate dalla presenza di edifici pubblici, uffici, parcheggi, locali commerciali. È proprio per la sua complessità e centralità che è stato scelto San Benedetto come quartiere “pilota” di un progetto che si intende sviluppare anche in altre aree di Cagliari: il principio che si vuole seguire è quello di una progettazione idonea a facilitare la vivibilità degli spazi comuni a tutti, andando oltre al tema “disabilità”.

L’idea è nata qualche mese fa durante un incontro pubblico sul tema delle barriere e della città a misura di tutti, organizzato dal gruppo Collettivo Attivo, al quale furono invitati alcuni esponenti delle associazioni dei disabili e l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras. Obiettivo del progetto, oltre all’individuazione puntuale delle barriere esistenti finalizzata alla rimozione, è infatti proprio quello di creare una relazione stabile e permanente tra gli uffici tecnici dell’Amministrazione e i cittadini con disabilità, così che gli interventi di manutenzione sulle strade e sugli edifici siano realizzati in modo da essere utili e graditi davvero a coloro cui sono rivolti, perché effettivamente corrispondenti alle esigenze degli utenti.

Divisi per gruppi, tecnici e cittadini percorrono le strade da mappare fermandosi ad ogni singolo ostacolo, che viene fotografato e descritto in una scheda tecnica. Qualsiasi anomalia, inefficienza della rete stradale o degli edifici può essere una barriera a seconda di chi percorre quella strada o marciapiede: dall’anziano per il quale il gradino troppo alto del marciapiede è un reale ostacolo alla persona non vedente che si imbatte in una cassetta postale sporgente o nei nastri di perimetrazione di un cantiere, impossibili da avvertire con il bastone. Le disabilità, infatti, non riguardano alcune categorie di persone, ma potenzialmente chiunque si trovi anche solo temporaneamente in una condizione di non perfetta efficienza fisica.

I dati raccolti durante i sopralluoghi verranno catalogati, inseriti in un sistema informatico e poi inclusi nel prossimo appalto di manutenzione di strade e marciapiedi, che sarà costruito da uffici e Consulta insieme, in un’ottica di amministrazione e progettazione partecipata. L’intenzione è sviluppare il progetto anche in altri quartieri cittadini da mappare, anche con il coinvolgimento di alcuni istituti scolastici. Un ulteriore obiettivo è la realizzazione di un vero e proprio “manuale” per l’abbattimento delle barriere, pensato e scritto da Consulta e uffici comunali, che rimanga a disposizione dei progettisti comunali e possa essere un punto di riferimento per i futuri interventi sul tessuto urbano.

Notizia tratta dal sito http://www.sardegnaoggi.it/Cronaca/2012-06-15/18643/Cagliari_lotta_alle_barriere_architettoniche_in_citta.html e dal sito http://www.disablog.it.

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